Rimuovere gli ostacoli per per incentivare i consumi
Imprese e consumi. Per crescere, rimuovere gli ostacoli
Tra gennaio e maggio 2014 53.037 attività imprenditoriali cessate contro 32.230 aperte.
Attività cessate - Commercio e turismo in pericolo. Questo è l’allarme lanciato dalla Confcommercio che, esaminando i dati relativi ai primi cinque mesi dell’anno in corso, ha individuato ben 53.037 attività imprenditoriali cessate in entrambi i settori in oggetto. Un miglioramento della situazione non è stato possibile neanche tenendo conto delle aperture, che sono state appena 32.230, con un gap quindi di 20.807 unità.
Il carrello della spesa – Ma non sono solo questi i mali che affliggono il Paese in tema di consumi e commercio. A ben vedere, sempre alla luce di quanto riscontrato dall’Osservatorio di Confesercenti, la spesa delle famiglie italiane è crollata soprattutto a causa della dilagante disoccupazione e delle politiche di austerità messe in atto dai diversi governi. In particolare questo calo si è reso più evidente tra il 2012 e il 2013, quando la contrazione del consumo di beni da parte dei nuclei familiari è stata pari a 28,5 miliardi di euro. Anche nel primo trimestre dell’anno in corso questa dinamica si è fatta sentire, con una contrazione del carrello della spesa di 1,2 miliardi di euro. Tuttavia per quel che concerne il 2014 si prevede una chiusura in positivo, anche alla luce del taglio dell’Irpef introdotto per una determinata platea di lavoratori dipendenti. Infatti proprio in virtù degli ottanta euro in busta paga, si genereranno consumi per 3,1 miliardi di euro nel 2014 oltreché un aumento di 5,1 miliardi per il prossimo anno. Ed è per questa ragione che, secondo il presidente di Confesercenti, Marco Venturi, il bonus Irpef non va sottovalutato, in quanto è un chiaro segnale che qualcosa sta effettivamente cambiando in positivo per la famiglia media italiana.
Rimuovere gli ostacoli – In ogni caso è chiaro che una misura sola, pur se incentivante, non può avere la forza di sconfiggere la crisi e attivare la ripresa economica e sociale del Paese. A parere di Venturi la mossa vincente coincide con la rimozione degli ostacoli ch impediscono la crescita, quale appunto la crisi del mercato interno. Gli ottanta euro in più non sono una cosa da poco, “anche per avere un effetto pieno ci aspettiamo che lavoratori autonomi e pensionati vengano inclusi nel bonus”. A ciò va poi ad aggiungersi l’esame degli ultimi interventi della squadra esecutiva, che risultano “interessanti e utili a rendere più credibile e più efficiente il nostro Paese. Dagli interventi sul pubblico impiego all’anticorruzione, alle semplificazioni fiscali, dall’energia agli appalti”. In particolare il numero uno di Confesercenti si sofferma sul taglio della bolletta elettrica a carico delle piccole e medie imprese e sulla riduzione degli oneri camerali, considerando le due misure utili alla ripresa del comparto imprenditoriale. In ogni caso, afferma infine Venturi, la crisi della domanda interna ha anche un altro nemico che coincide con il credit crunch, ossia le difficoltà di accesso al credito per le imprese. Rimuovendo questo ostacolo, insieme agli altri poc’anzi illustrati, si può sperare di aver intrapreso il cammino giusto verso la rinascita economica della Penisola.
Autore: Redazione Fiscal Focus